La prima cosa da fare quando si riceve in eredità un bene immobiliare è la dichiarazione di successione, il documento che attesta il passaggio dei beni agli eredi per la determinazione delle imposte, e va presentata entro un anno dal decesso del proprietario.
Le imposte di successione da pagare in caso ecceda la franchigia di un milione di euro varia a seconda del grado di parentela:
Imposta ipotecaria
L’imposta ipotecaria è pari al 2 per cento del valore catastale dell’immobile, in caso l’erede beneficia delle agevolazioni prima casa l’imposta fissa sarà 200 euro.
Imposta catastale
L’imposta catastale è pari al 1 per cento del valore dell’immobile, in caso l’erede beneficia delle agevolazioni di prima casa paga un imposta fissa di 200 euro.
Altre imposte:
Voltura catastale
Prima di vendere un immobile ereditato , occorre entro 30 giorni dalla dichiarazione di successione, presentare domanda di voltura catastale, per la quale occorre pagare imposte:
Vendere una casa ereditata prima e dopo cinque anni
Se si decide di vendere una casa ereditata da meno di cinque anni, non si pagheranno tasse sulla transazione, in quanto la vendita non è considerata speculativa ed è quindi esente da tasse sulla plusvalenza, la vendita dopo cinque anni, ha la tassazione del 26 per cento sul prezzo di vendita, ma se si chiede l’applicazione del metodo prezzo valore si potrà calcolare la base imponibile sulla rivalutazione della rendita catastale.
Vendita di una casa ereditata dopo dieci anni
Se si vende una casa dopo dieci anni dalla morte del precedente proprietario, la tassazione sulla compravendita resta valida, attenzione però ad esprimere l’accettazione dell’eredità entro questo tempo.
Imu e altre imposte
Va da sé che, in attesa di vendere la casa ricevuta in eredità, su di essa andranno pagate le normali imposte per una seconda casa: quindi Imu e utenze varie.