L’obiettivo è sfruttare spazi spesso inutilizzati per aumentarne l’offerta abitativa, riducendo così il consumo di suolo.
I sottotetti, storicamente utilizzati come locali di servizio o volumi tecnici, sono oggi sempre più riconvertiti in confortevoli mansarde o spazi abitativi.
Questo fenomeno è stato favorito dalle normative regionali, che hanno regolamentato le modalità di recupero. Tuttavia, con il “Decreto Salva Casa”, il quadro normativo è stato ulteriormente semplificato, rendendo il processo di recupero ancora più accessibile.
Una delle principali novità del decreto riguarda le deroghe alle distanze minime tra edifici consentendo il recupero anche in assenza del rispetto delle distanze minime tra fabbricati, a condizione che siano rispettati i parametri urbanistici originali e non si modifichino forma e superficie del sottotetto.
Questo aspetto rende più flessibili gli interventi di recupero, pur mantenendo la compatibilità con le normative regionali, che restano prevalenti.
Un’altra importante novità riguarda l’abbassamento dell’altezza minima dei locali abitabili.
Con il decreto la soglia è stata ridotta a 2,40 metri. Ciò rende più agevole la conversione di questi spazi in abitazioni.
Nonostante le semplificazioni introdotte a livello nazionale, è essenziale ricordare che le normative regionali continuano a giocare un ruolo fondamentale nel disciplinare il recupero e prevalgono se più favorevoli rispetto alle disposizioni nazionali.
Il decreto “Salva Casa” introduce anche alcune deroghe ai requisiti igienico-sanitari, come la possibilità di avere alloggi di superficie inferiore a 28 metri per una persona, purché siano rispettate determinate condizioni di ventilazione e illuminazione.
Il recupero dei sottotetti è una questione di grande interesse nel settore edilizio, specialmente in un contesto di crescente attenzione verso l’ottimizzazione degli spazi abitativi e la riqualificazione energetica.
Le leggi regionali sul recupero dei sottotetti si inseriscono nel quadro generale delineato dalla normativa nazionale.
Una delle condizioni più comuni riguarda la data di realizzazione del sottotetto: quasi tutte le Regioni stabiliscono che i sottotetti recuperabili devono essere stati edificati prima di una certa data, che coincide con l’entrata in vigore della normativa regionale specifica. Questo limite temporale serve a garantire che solo i sottotetti già esistenti possano essere recuperati e trasformati in abitazioni, prevenendo nuove costruzioni al di fuori delle regole stabilite.
Oltre alle normative regionali, è fondamentale verificare anche le regolamentazioni comunali prima di intraprendere qualsiasi lavoro di recupero del sottotetto. Le leggi regionali, infatti, spesso delegano ai Comuni la facoltà di introdurre ulteriori vincoli o restrizioni.