Le tabelle millesimali, utilizzate principalmente in ambito condominiale, definiscono la ripartizione degli spazi per determinare la quota di spese che ogni condomino deve sostenere in base alla sua proprietà. A seconda dell’uso e dell’origine si possono formulare tabelle diverse.
Per capire la distinzione tra tabelle millesimali contrattuali ed assembleari bisogna comprendere la distinzione tra Regolamento contrattuale e Regolamento assembleare. Questi si differiscono per modalità di approvazione e contenuti:
- Il Regolamento contrattuale è allegato agli atti di vendita ed accettato da chi acquista le unità immobiliari in un edificio al momento del rogito. Si tratta di un regolamento disposto dal costruttore e comprende le tabelle millesimali dell’edificio, come da art. 68 c.c. Può comprendere disposizioni convenzionali che limitano i diritti di alcuni condomini, relativamente all’uso delle unità abitative.
- Il Regolamento assembleare è approvato dall’assemblea condominiale come da art. 1138 c.c., con maggioranza qualificata come da art. 1136 c.c. Esso comprende solo disposizioni regolamentari ma non limitazioni di diritti o deroghe ai criteri del codice. Il Regolamento assembleare approvato senza l’unanimità dei condomini non dà possibilità di prevedere un criterio di ripartizione di spesa diverso da quanto stabilito dal codice invece, se approvato all’unanimità, potrebbe anche contenere disposizioni derogatorie.
Tabelle millesimali contrattuali e assembleari
- Le tabelle millesimali contrattuali fissano criteri di ripartizione delle spese comuni diversi dai criteri stabiliti dalla legge, con deroga consentita ai sensi dell’art. 1123 c.c., e sono approvate all’unanimità da tutti i condomini.
- Le tabelle millesimali assembleari hanno, se approvate all’unanimità dei condomini, valenza contrattuale. Sono stabilite attraverso delibere assembleari dei condomini e possono includere aggiustamenti o modifiche rispetto alle tabelle millesimali contrattuali originali.