L’incertezza degli ultimi mesi del 2022 ha avuto un impatto sul mercato immobiliare, l’aumento dell’inflazione dei costi delle materie prime e dell’energia, più la prospettiva dei tassi di interesse in crescita, hanno segnato una tendenza meno positiva rispetto al passato dove, mutui a livelli molto convenienti hanno dato una forte spinta alle compravendite immobiliari.
L’investimento immobiliare storicamente, e soprattutto nei periodi di inflazione in ascesa, ha sempre rappresentato una fonte di maggiore reddito rapportato ai prodotti finanziari.
Nei momenti di incertezza del mercato, quando si tratta di fare un passo importante come quello dell’acquisto di un immobile, è sempre conveniente rivolgersi ad operatori immobiliari che, per le loro competenze, possono accompagnare i consumatori verso compravendite in totale sicurezza e tranquillità.
A livello territoriale vediamo un ritorno di interesse negli investimenti immobiliari verso le città principali, mentre i comuni secondari, che avevano goduto di una certa attrattività nel corso dell’emergenza sanitaria vista la spinta allo smart working, stanno divenendo meno appetibili.
Ma oggi conviene ancora comprare casa?
Purtroppo lo scenario sta cambiando, l’aumento dei tassi dei mutui potrebbe generare un calo dei prezzi delle case, favorendo in questo modo una resilienza del mercato immobiliare che già si era notata nel periodo della pandemia.
Le dinamiche del mercato immobiliare sono molto sensibili ai tassi dei mutui. Secondo un modello di stime, un aumento di un punto percentuale sui tassi porta ad un calo dei prezzi mobiliari approssimativamente di circa il 5% dopo due anni. Lo stesso aumento, in punti percentuali, aggiunge la BCE, ha un impatto maggiore sugli investimenti immobiliari provocando un calo dell’8% dopo due anni.
Insomma, sembrerebbero esserci tutte le premesse per un atterraggio brusco e accidentato per la casa dopo le recenti riprese dei prezzi proprio ora che le famiglie sembravano attribuire un maggior valore alla proprietà immobiliare.